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La pioggia? E’ come energia..

20 Maggio 2020

By Luigi Tosi

Piove, e nella testa risuona la solita domanda: cosa faccio, esco a correre o no?

Quando arriva la pioggia, arriva l’incertezza.

Affrontare una seduta “bagnata” porta inevitabilmente ad avere dubbi e perplessità:

quanto sta piovendo?

Il terreno sarà scivoloso?

Il percorso sarà pieno di pozzanghere e sporcherò le mie nuove scarpe?

L’incertezza prende il sopravvento.

Si rimane fermi per attimi infiniti, si riflette, ma la risposta che poi arriva è quasi sempre la stessa: esco!

Ecco alcuni consigli per affrontare una seduta di allenamento sotto la pioggia 

  1. RISCALDAMENTO E STRETCHING. Prima di uscire è importante svolgere al coperto un breve riscaldamento, aiuta ad aumentare il flusso del sangue dei muscoli e aumentare reattività ed elasticità. Dei semplici saltelli sul posto muovendo braccia e gambe possono bastare, si può completare il risveglio muscolare con alcuni esercizi di stretching classico.
  2. CAUTELA. E’ importante aumentare l’attenzione, non dimenticatevi che qualsiasi tipo di terreno bagnato è scivoloso. Occhio alla segnaletica orizzontale, diminuite le falcate per aumentare il contatto dei piedi sul terreno. Le pozzanghere sono da evitare perché a volte nascondono delle insidie che potrebbero causare distorsioni alle caviglie (e sporcano le scarpe nuove!). Se correte in città attenzione alle auto, la pioggia diminuisce la visibilità e le pozzanghere possono essere delle vere e proprie docce fredde.
  3. CONTROLLO. Temporali con lampi e tuoni sono da evitare! Se durante un allenamento si scatena improvvisamente un temporale è fondamentale ripararsi dai fulmini. Tornate a casa il più velocemente possibile, rimanete lontani da alberi isolati, facili bersagli. Qualora non ci fossero ripari, accovacciarsi può essere un buon modo per non farti colpire dai fulmini.
  4. DETTAGLI. Dalle calze alle scarpe (attenzione alle suole troppo lisce, verifica gli intagli, devono essere almeno un millimetro); dalla maglietta tecnica e traspirante, al pantaloncino corto o a trequarti (evitare quelli lunghi, si inzupperanno e diventeranno troppo pesanti); dalla giacchetta rigorosamente impermeabile, al cappellino con visiera (evita alle gocce di entrare negli occhi).

Preparatevi perché, in ogni caso, il primo impatto sarà sempre lo stesso: come prendere una scossa da bagnato.  Però, dopo qualche falcata di assestamento, arriva la sensazione da super eroe. Corri, spingi e ad ogni kilometro che passa ti rendi conto di essere quel tipo di corridore che non si lascia abbattere delle condizioni metereologiche.

La pioggia è strana, la temi, ma se riesci a controllarla risulta essere una grandissima fonte di energia.

La seduta bagnata lascia sempre delle emozioni. La seduta bagnata vale doppio. Vale per lo spirito.

Non rinunciate ad allenarvi sotto la pioggia! Provare per credere!

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