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BICI DA CORSA: RUOTE e COPERTONI

11 Settembre 2021

By Luca Cappello

Le ruote sono il componente più importante di tutta la bicicletta. Una buona coppia di ruote può migliorare significativamente il comportamento della bici sulla strada, in termini di comfort, prestazione e guidabilità. Esistono diversi tipi di ruote. La scelta dipende dal tipo di esigenza poiché ogni tipologia presenta vantaggi e svantaggi in base alle sue caratteristiche costruttive.

In genere la scelta cade sull’alluminio a basso profilo o carbonio a medio-alto profilo.

Le ruote in alluminio hanno un ottimo rapporto qualità prezzo. Sono molto resistenti e versatili, vanno bene su qualsiasi terreno, salita, discesa o pianura. Sono sicure sul bagnato essendo meno “nervose” di quelle ad alto profilo, quindi anche più facili da correggere in condizioni difficili. Non danno problemi in caso di vento, soprattutto se laterale.

Sono però meno aerodinamiche rispetto a quelle ad alto profilo, che risultano essere più performanti sopra i 35 km/h. Il peso inoltre non è una variabile da dimenticare, le ruote in alluminio sono decisamente più pesanti rispetto alle ruote in carbonio.

Il primo plus delle ruote in carbonio, infatti, è proprio la leggerezza. Il cerchio in carbonio di profilo medio/alto in più aumenta notevolmente la rigidità laterale, visto la minor lunghezza dei raggi, migliorando la prestazione in fase di rilancio e scatto.

Come detto, l’alto profilo del cerchio e le forme più larghe e arrotondate le rendono molto aerodinamiche. L’aerodinamica e la rigidità migliorano in maniera proporzionale all’altezza del cerchio, a discapito del peso.        Le ruote ad alto profilo risentono maggiormente del vento laterale e sono più difficili da guidare in discesa, soprattutto in fase di frenata. È risaputo che la frenata sulle piste in carbonio, nonostante l’evoluzione delle resine e delle mescole dei pattini, è più lunga e meno modulabile rispetto alla pista d’alluminio. I problemi aumentano ulteriormente in condizioni di bagnato. Il freno a disco, sempre più diffuso sulle BDC di nuova generazione, risolve in via definitiva, questo problema.

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Occorre poi approfondire con quale “vestito” coprire le ruote: meglio il copertoncino classico o il tubeless?

La doverosa premessa è che ogni gomma necessita del suo cerchio specifico.

La gomma tubeless ha una carcassa più robusta rispetto a quella del copertoncino e per questo non prevede l’uso della camera d’aria. All’interno della gomma viene iniettato un liquido sigillante che garantisce l’autoriparazione in caso di microfori, riducendo drasticamente il rischio di foratura. Anche la classica pizzicatura della camera d’aria, una delle principali cause di foratura con il copertoncino, è ovviamente scongiurata.

Il tubeless è la soluzione migliore dal punto di vista della scorrevolezza. L’assenza di attrito tra copertone e camera d’aria, che da un punto di vista meccanico è l’aspetto che incide maggiormente sul rotolamento dello pneumatico, rappresenta un notevole vantaggio. La maggiore scorrevolezza si apprezza maggiormente sui tratti di strada con fondo sconnesso. Il tubeless è capace di assorbire le vibrazioni e ridurre i saltellamenti, disperdendo meno energia e rimanendo sempre in trazione. In questo modo aumentano, di conseguenza, il comfort, l’aderenza e il controllo, anche sul bagnato. Rispetto al copertoncino vi è però una minore praticità di gestione in caso di foratura o di sostituzione. Montare/smontare una gomma tubeless non è facile come sostituire uno pneumatico standard. Anche i costi e la possibilità di scelta sono da considerare, ancora oggi è difficile trovare pneumatici tubeless a prezzi contenuti.

In merito alla sezione (larghezza), per entrambe le soluzioni, i test su strada e in laboratorio dimostrano l’utilità delle sezioni più larghe. Pneumatici da 25 e/o 28 mm, sono oggi preferiti a quelli da 23 mm perché garantiscono maggiore comfort e aderenza con un rendimento superiore o equivalente.

Menzione a parte merita il tubolare (Palmer, dal suo inventore). Questo ha una struttura completamente chiusa che deve essere incollata alla ruota tramite mastice o nastro biadesivo. Anche la forma del cerchio, ovviamente, deve essere dedicata. Il tubolare è considerato lo pneumatico da competizione per eccellenza e ancora oggi è la scelta preferita dai professionisti, soprattutto per il risparmio di peso.

I dettagli da considerare quando si acquista una bicicletta sono molti, ma meglio investire in una buona coppia di ruote che in qualsiasi altro componente. Le ruote sono il componente più importante, nessun altro accessorio può garantirti vantaggi prestativi simili.

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