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NUOTO IN PISCINA vs NUOTO IN ACQUE LIBERE

5 Settembre 2021

By Luca Cappello

Uno sportivo, anche nuotatore, che si avvicina al triathlon, deve imparare a nuotare con delle “nuove regole”.

Per diventare triatleti di buon livello, è fondamentale uscire bene dall’acqua. Uscire bene significa un buon crono e poche energie consumate. Eseguire esercitazioni finalizzate al perfezionamento della tecnica è fondamentale. Per essere in grado di produrre un gesto tecnico efficace e redditizio in base alle condizioni dell’acqua in cui si nuota, dobbiamo riuscire ad essere padroni del nostro corpo in acqua.

Il triatleta, agli aspetti tecnici tipici del nuoto standard in piscina, ha la necessità di  apprendere alcune peculiarità che caratterizzano il nuoto in acque libere.

Le differenze tra nuotare in piscina e in acque libere sono molte:

  • In piscina non ci sono di correnti.

– In acque libere si.

  • In piscina non ci sono onde.

– In acque libere, specialmente in mare, possiamo trovare onde anche di notevoli dimensioni.

  • In piscina la direzione è guidata dalla riga sul fondo vasca o dalle corsie.

– In acque libere la scelta della giusta direzione, la visibilità delle boe e/o altri punti di riferimento sono aspetti non trascurabili.

  • In piscina si nuota in uno spazio definito e pienamente disponibile.

– In acque libere, in gara, si nuota nello spazio che si trova o che ci si guadagna.

  • In piscina riusciamo ad esprimere compiutamente la tecnica di cui disponiamo.

– In acque libere spesso non si riesce a nuotare come si vorrebbe, a causa della presenza degli altri atleti.

  • In una gara in piscina, il miglior rendimento si ottiene con un’equa distribuzione dello sforzo.

– Nella prima frazione di una gara di triathlon è impossibile distribuire equamente lo sforzo, mentre è fondamentale partire veloce.

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Oltre l’apprendimento e lo sviluppo della nuotata in acque libere quindi, ci sono altri obiettivi che il triatleta deve porsi per preformare al meglio:

  • la capacità di orientamento à per non fare metri in più rispetto a quelli previsti
  • la capacità di variazione del ritmo della nuotata e della respirazione à per gestire al meglio l’intera frazione
  • la capacità di nuotare in situazioni fuori standard à per contrastare onde e convivere con gli altri atleti
  • la capacità di sfruttare al meglio la scia del nuotatore che precede à per andare più forte e fare meno fatica
  • l’apprendimento e lo sviluppo della tecnica della nuotata a testa alta à per andare dritto e non perdere tempo per orientarsi

Le acque libere non sono accessibili a tutti, se abbiamo la fortuna di vivere vicino al mare o ad un lago il gioco è fatto, soprattutto tra Aprile e Ottobre, quando le temperature lo permettono. In inverno o se la piscina è l’unica alternativa, il perfezionamento della “tecnica standard” in vasca è fondamentale. Meglio padroneggeremo la nuotata, meglio riusciremo a adattarci ad ogni situazione che si presenterà in gara.

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